PCTO

Introduzione ai PCTO

A partire dal 2015 con l’ASL (Alternanza Scuola Lavoro), diventata poi nel 2018 PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e per l’Orientamento), in tutte le Scuole Superiori di secondo grado è diventato obbligatorio progettare per gli studenti, durante gli ultimi 3 anni di studi, dei percorsi equiparabili ad una vera e propria attività lavorativa e documentabili. Lo scopo di questa legge è quello di avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro per incominciare a comprenderne concretamente le regole, acquisire delle competenze spendibili in qualsiasi settore in cui si troveranno ad operare e per orientarsi nelle scelte future in modo più consapevole. Se lo scopo è ben definito, molteplici e differenti possono essere le modalità scelte dalle scuole al momento della progettazione in autonomia di questi percorsi: la legge indica un monte ore minimo da raggiungere nel corso dei 3 anni per l’ammissione all’Esame di Stato, differente a seconda della tipologia di Istituto Superiore (150 ore per gli istituti tecnici, 210 per i professionali e 90 per i licei) senza porre vincoli sulla ripartizione delle ore nel triennio, sui periodi dell’anno nei quali effettuare le attività, sulla progettazione per classi/gruppi/singolo studente, sui percorsi all’interno della scuola o presso strutture esterne, pubbliche e private.


I.I.S. G. Dalmasso

In questi anni di esperienza sul campo le scelte dell’Istituto Dalmasso si sono orientate secondo i seguenti criteri: priorità alle attività presso strutture esterne (aziende, liberi professionisti, enti pubblici e privati, università); attività organizzate per piccoli gruppi o singoli studenti, sempre concordate con le famiglie, anche sulla base di proposte fornite dagli studenti e di loro richieste specifiche, accogliendo le loro curiosità e i loro interessi in prospettiva professionalizzante ma anche di crescita individuale; svolgimento degli stage prevalentemente nel periodo estivo al termine delle lezioni (salvo eccezioni); attività interne alla scuola, anche sfruttando gli spazi e le attrezzature a disposizione (azienda agraria dell’istituto, laboratori), in modo prioritario ma non esclusivo per gli studenti diversamente abili; un monte ore annuale tale da assicurare abbondantemente nel corso del triennio il raggiungimento del minimo richiesto per legge e tale da permettere una “prova” reale di attività lavorativa, non soltanto sulla carta. Gli stage hanno generalmente una durata da 1 a 3 settimane lavorative (a seconda dellindirizzo di studi) per favorire un efficace inserimento nella struttura scelta e l’opportunità di sperimentare le varie attività proposte, mettendo così in luce per lo studente “pregi e difetti” di quel tipo di impiego, fornendo indicazioni per scelte future, stimoli per mettersi alla prova e, in varie occasioni, concrete possibilità di assunzione al termine degli studi.In questi anni di esperienza sul campo le scelte dell’Istituto Dalmasso si sono orientate secondo i seguenti criteri: priorità alle attività presso strutture esterne (aziende, liberi professionisti, enti pubblici e privati, università); attività organizzate per piccoli gruppi o singoli studenti, sempre concordate con le famiglie, anche sulla base di proposte fornite dagli studenti e di loro richieste specifiche, accogliendo le loro curiosità e i loro interessi in prospettiva professionalizzante ma anche di crescita individuale; svolgimento degli stage prevalentemente nel periodo estivo al termine delle lezioni (salvo eccezioni); attività interne alla scuola, anche sfruttando gli spazi e le attrezzature a disposizione (azienda agraria dell’istituto, laboratori), in modo prioritario ma non esclusivo per gli studenti diversamente abili; un monte ore annuale tale da assicurare abbondantemente nel corso del triennio il raggiungimento del minimo richiesto per legge e tale da permettere una “prova” reale di attività lavorativa, non soltanto sulla carta. Gli stage hanno generalmente una durata da 1 a 3 settimane lavorative (a seconda dellindirizzo di studi) per favorire un efficace inserimento nella struttura scelta e l’opportunità di sperimentare le varie attività proposte, mettendo così in luce per lo studente “pregi e difetti” di quel tipo di impiego, fornendo indicazioni per scelte future, stimoli per mettersi alla prova e, in varie occasioni, concrete possibilità di assunzione al termine degli studi.